Foto Nadar
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Edmond e Jules Goncourt, qui fotografati da Nadar, offrono un esempio eccezionale di scrittura "a quattro mani": appassionati d'arte e di storia, entusiasti collezionisti, contribuiscono con i loro studi eruditi e letterari alla riscoperta del gusto del XVIII° secolo e sono tra i pionieri del "japonisme".
La loro notorietà è però assicurata dalla loro opera di teatro e di narrativa (tra cui Germinie Lacerteux (1865), Chérie (1884).
Il loro Journal, (pubblicato parzialmente dopo la morte di Jules e integralmente nel 1956) è fonte inesauribile di informazioni sulla vita artistica della loro epoca e la sua redazione, effettuata in comune, è rimasta celebre.
Deluso dagli insuccessi teatrali e dal non essere stato ammesso a far parte dell'Académie Française, Edmond fonda l'Académie Goncourt, che rilascia per la prima volta il suo premio--- ancora oggi uno dei premi letterari maggiormente prestigiosi --- nel 1903.
Proust riceve il Goncourt nel 1919 per Á l'ombre des jeunes filles en fleur.
Il credo realista dei Goncourt, che implica lo studio del contesto sociologico, in cui i casi patologici sono privilegiati a fini di esemplificazione, in cui la scrittura deve trovare il suo valore nella "scrittura artistica" dal vocabolario erudito rappresenta esattamente l'opposto del modo di pensare e di scrivere di Proust.
Egli infatti, nel Tempo ritrovato, si prende gioco dei Goncourt nelle celebri pagine in cui, a casa di Gilberte, fa trovare al Narratore una copia del loro Journal.In questo "falso" Goncourt il Narratore legge le pagine dedicate ai Verdurin ed al piccolo clan e si convince definitivamente di non avere la vocazione del letterato...
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Pagine realizzate da Gabriella Alù
1998
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