Illiers-Combray nella Recherche
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ILLIERS NELLA RECHERCHE

Illiers in una vecchia litografia
Illiers
Litografia a colori di Jacottet, 1860 ca.
©Bibliothéque nationale de France

Mentre nel Jean Santeuil Illiers viene, il più delle volte, indicata con il suo vero nome, nella Recherche Illiers diventa Combray. Il nome, secondo Tadié, deriva dal castello di Combray, a sette chilometri a nord di Lisieux, nella Bassa Normandia.

A Combray il Narratore trascorre le vacanze estive con la famiglia in casa della zia Léonie

"Combray, di lontano, a dieci miglia all'intorno, veduta dalla ferrovia quando vi arrivavamo nell'ultima settimana prima di Pasqua, era soltanto una chiesa che riassumeva tutta la città, la rappresentava, parlava di lei e per lei alle persone lontane, e, quando ci si avvicinava, teneva stretto intorno al suo ampio manto scuro, in piena campagna, contro vento, come una pastora le sue pecore, il dorso grigio e lanoso delle case aggruppate, intorno alle quali un resto di bastioni medievali segnava qua e là una linea esattamente circolare, come quella di una piccola città nel quadro di un primitivo."

-- La strada di Swann


Combray è un paese tutto organizzato attorno alla chiesa di Saint-Hilaire il cui modello principale è la chiesa di Saint Jacques. In realtà, ad Illiers era esistita un'altra chiesa che si chiamava proprio Saint-Hilaire, e che era stata distrutta durante la Rivoluzione. La chiesa di Illiers ha la stessa struttura di quella di Combray, ma quest'ultima è arricchita da molti altri particolari architettonici provenienti da altre chiese.

"Come l'amavo, come l'ho ancora davanti, la nostra chiesa!" esclama il Narratore descrivendo Saint-Hilaire per pagine e pagine in tutti i particolari: il portico, l'abside, gli arazzi, i banchi dei fedeli..."La chiesa! Così familiare!"

La chiesa ed il suo campanile:

"Il campanile di Saint-Hilaire lo si riconosceva da lontano, profilarsi nella sua linea indimenticabile all'orizzonte, su cui Combray non appariva ancora; quando, la settimana di Pasqua, dal treno che ci portava da Parigi, mio padre lo scorgeva balzare alternativamente da un lembo all'altro del cielo, menando in corsa per ogni senso il suo galletto di ferro, ci diceva: --- su, prendete le coperte, siamo arrivati".

Combray si intitola la Prima Parte del primo volume della Recherche (Du côté de chez Swann). Combray "resuscita" dalla tazza di te per opera della memoria involontaria nel fin troppo celebre episodio della madeleine.

La sua importanza è fondamentale, perchè all'inizio di tutto c'è Combray. Su questo piccolo villaggio con "tutti i fiori del nostro giardino e quelli del parco di Swann, e le ninfee della Vivonne e la buona gente del villaggio e le loro casette e la chiesa e tutta Combray e i suoi dintorni" poggia tutto l'enorme edificio della cattedrale della Recherche.

Nella casa della zia Léonie sono riunite tre generazioni della famiglia del Narratore. Tutti i personaggi più importanti della RTP sono di Combray, compaiono per la prima volta a Combray o si rivelano in seguito comunque legati in qualche modo --- per rapporti di parentela o di amicizia con qualcuno del villaggio --- a Combray: la madre, la nonna, la zia Léonie, Françoise, il duca e la duchessa di Guermantes, M.lle Vinteuil, Legrandin e Madame de Cambremer, Swann, Odette (M.me Swann), Gilberte, Charlus, M.me de Villeparisis, Robert de Saint-Loup e la stessa Albertine.

Il piccolo villaggio di Combray è un mondo chiuso, un microcosmo infantile circoscritto nel tempo (il passato) ma si propone contemporaneamente come l'embrione di tutto ciò che verrà sviluppato in seguito.


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1998