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Giuseppe Abatista

GIOVANI NINFE


"Un nome letto in tempi andati in un libro, contiene nelle sue sillabe il rapido vento e il sole che splendeva quando lo leggevamo"

-- Il Tempo ritrovato


Mi capitò sotto gli occhi per caso: ero a casa di un amico e aspettavo che lui si cambiasse per uscire. Quando fu pronto gli chiesi se me lo prestava. Portai il libro in giro con me per tutta la serata. Poi, tornato a casa, incominciai a leggerlo prima di andare a letto. Arrivai d' un fiato a pagina 30 e lì, a metà pagina, un nome: Oriane de Guermantes. Il libro parlava della Recherche, ma quello era solo il primo personaggio proustiano che veniva citato: soltanto leggere quel nome, dopo che per dei mesi il nome Oriane era rimasto depositato chissà dove senza che niente lo facesse mai tornare alla luce, mi riportò in un attimo indietro ad un pomeriggio in cui, mentre facevo merenda, leggevo le pagine in cui Marcel innamorato descrive le passeggiate della duchessa di Guermantes.

Avevo letto la Recherche nell'arco di sette anni, un volume ad ogni estate, ma non avevo mai letto un libro che ne parlasse. Così, ad ogni nome -- Jupien, Andrée, Albertine, Charlus, Saint-Loup, Balbec, Swann e tutti gli altri -- come in un gioco di scatole cinesi, la mia memoria, tornando indietro di anno in anno, compiva un cammino istantaneo diviso in sette scalini, ciascuno dei quali aveva con se implicite e solo a tratti consapevoli immagini e sensazioni di ciascun volume, di ciascuna estate.

In un attimo ma gradualmente, tornavo così ai miei sedici anni e al tennis al mattino presto, al caldo estivo, alle mie letture pomeridiane e alle ragazze e agli amici che incontravo di sera; alla inesauribile energia corporea e nervosa, ai pomeriggi esausti in riva al mare, alle dolci e ottimiste aspettative che suscitavo in chiunque incontrassi.

Avevo anch' io le mie jeunes filles en fleurs le ninfe che attraversavano come crudeli lampi la mia immaginazione e il mio sguardo sulla rotonda del lido in cui andavo.

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Sollevavo lo sguardo dal libro, mi guardavo intorno: piccole Albertine, graziose Andrée ridevano con i loro amici, fra i quali purtroppo io non sarei mai rientrato.

D' un tratto incrociavo lo sguardo di una di loro e qualcosa dentro prendeva a bruciare ero ancora bagnato dall'acqua dell' ultimo bagno, non avevo letto che una pagina da quando mi ero seduto, e i richiami di mia madre mi costringevano ad alzarmi per tornare a casa, a separarmi dalle ninfe, a soffrire inquietamente.

( ottobre 1999)



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1998


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