"Quand'ero giovane, non avevo letto che "Dalla parte di Swann", e non avevo capito Proust. Recentemente, mia moglie mi ha spinto a rileggerlo e finalmente ho letto "Alla Ricerca del Tempo perduto". Ho scoperto allora che era molto diversa da come me la ricordavo.
Ho avuto la rivelazione che Proust era un uomo di immagine, che la Recherche era un'opera molto visiva
(...)
Poi, quando ho voluto condividere questi miei sentimenti su Proust, la cultura e le parole mi mancavano, perchè il mio linguaggio sono i disegni.
Questa rivelazione, questa felicità, questi sentimenti, ho voluto poter condividerli con coloro che non l'avevano letto a causa della sua falsa reputazione di difficoltà.
E' una successione di sensazioni, di emozioni e di riflessioni sui rapporti tra le persone e i loro rapporti con la vita.
Cioè, tutti gli stati d'animo di un solo essere. E così si capiscono meglio i propri, sentimenti. Sentimenti che si scoprono condivisi da altri.
E' per questo che io penso che la lettura di Proust può cambiare l'uomo.
Proust rende migliori.
Il testo integrale (in francese) dell'intervista a Heuet
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