Leggere Proust  >  I vostri contributi




Maria Giacoma Mancuso Fuoco - INSEGNARE PROUST? (pag.2)


UNA GIORNATA DI ORDINARIA ROUTINE

Classe quinta


A = Allievo

D = Docente

D: La prossima volta ci vediamo quando?

A: Martedì.

D: Bene, martedì cominceremo Proust.

A: È più facile o più difficile di Baudelaire?

D: Direi più complesso.

A: Allora... Però Baudelaire mi è piaciuto.

A1: Quando l'ha spiegato, mi sembrava inconcepibile studiarlo; durante le vacanze di Natale ho riletto gli appunti, ho cominciato a capire, a ragionarci ed ora mi affascina.

Martedì mattina, dopo alcune puntualizzazioni, ci prepariamo ad affrontare Proust. Non anticipo nulla.

Non leggo neanche un brano, come di solito faccio per introdurre un autore, perché mi rendo conto che può risultare difficile e far passare la voglia di leggerlo o studiarlo ancor prima di cominciare. I periodi sono troppo lunghi da seguire in lingua straniera. Mi preme al momento trovare il modo di catturare la loro curiosità.

Iniziamo a leggere la vita dal mio lavoro su Power point.

Il racconto della vita dell'autore offre agli alunni la possibilità di introdursi all'argomento senza particolare sforzo e, nel contempo, permette loro di cominciare a concentrarsi cosicché i concetti che seguiranno risulteranno meno ostici.

Abbiamo un primo collegamento alla parola roman.

Prima di procedere bisogna vedere cosa succede al romanzo del Novecento. Nel corso del triennio gli alunni hanno seguito le vicende del romanzo a partire dalla letteratura medioevale fino al romanzo naturalista; perciò questa breve tappa serve per conoscere la sua evoluzione. Leggiamo la slide concernente le novità intervenute nella tecnica del romanzo e alcuni nomi (poco noti ai miei alunni) della letteratura straniera che hanno avuto delle influenze sullo stesso.

Ritorniamo alla slide di collegamento e completiamo la "premessa" su Proust. Si comincia a parlare dell'opera, della sua ampiezza, delle leggi psicologiche che la dominano.

A: Io non sto capendo più niente!

D: Ma dai! Il peggio deve ancora arrivare!

Prima di introdurre il concetto di amore leggiamo un breve brano tratto da "Du côté de chez Swann".

I ragazzi sono più perplessi di prima e mi guardano quasi a voler dire "Ma di che si tratta"?.

Faccio finta di non rendermene conto e dico: "Fin qui è tutto chiaro, no?"

A: Eccome! Se mi chiede cosa ha voluto dire Proust finora io non ho capito nien-te!

Ne sono convinta, ma era previsto e, comunque, credo di avere il mio asso nella manica. Ci troviamo adesso la diapositiva col titolo: "L'Amour".

slide
Una delle slide in PowerPoint utilizzate


D: Prima di procedere vediamo cosa intende dire Proust con questa frase: [tiro fuori un foglio precedentemente preparato con sopra scritto a caratteri cubitali]

"On n'aime plus personne dès qu'on aime"

Du côté de chez Swann


Ciascuno interviene facendo le proprie supposizioni, vengono fuori cose divertenti e interessanti quando una esclama:

A: Ma è chiaro, se io amo una persona escludo gli altri perché ho occhi solo per la persona che amo.

D: E perché hai scelto di amare quella persona?

Tra le varie risposte scelgo quella di colei che dice:

A: Perché è una persona migliore di me, ha più qualità, è diversa...

D: È diversa o tu la vedi diversa?

A: No... a me sembra diversa rispetto agli altri, può darsi che non lo sia...

D: Ma allora ami la persona o la tua illusione?

A: Forse è un'illusione, ...io non ci ho mai pensato.

Sono riuscita nel mio intento! Cominciano a fare domande su domande e ad infervorarsi sulla necessità di amare, sentita come bisogno da Proust per sfuggire alla realtà e cominciano a scontrarsi su questa teoria. Ognuno vuole dire la propria e vuole sapere di più su quello che ha detto Proust. Suona la campana, l'ora di lezione è finita.

A: È suonata?! Lo continuiamo domani?

D: Certo, dobbiamo completarlo, non credo neanche che ce la faremo entro domani.

Sono soddisfatta. Il gioco stavolta mi sembra che abbia funzionato. Mentre lasciamo l'aula un'alunna mi comunica che a casa ha "Un amore di Swann" ed ora vuole leggerlo! Chissà se qualche altro non si convertirà alla lettura di Proust?

(Settembre 2005)


Leggere Proust > I vostri contributi



Torna all'indice

Torna alla pagina principale



Pagine realizzate da Gabriella Alù
1998


Torna a inizio pagina