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Marco Valentini

UNA BIBBIA LAICA
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Ho letto la Recherche nel corso dell' ultima estate e ne sono rimasto stregato. E' un' opera complessa che, tuttavia, se si supera una prima comprensibile diffidenza, offre una tale ricchezza di temi al lettore che non si rimpiange il tempo dedicatole.

L'ho letta spesso sotto l'ombrellone e ne ero a tal punto avvinto che i miei vicini mi rimproveravano il fatto che non mi accorgessi nemmeno quando si rivolgevano a me. La lettura effettivamente richiede un certo impegno ma questo è un patto che si stipula con l'autore fin dalle prime pagine dell'opera: ci si rende subito conto che, nonostante qualche comprensibile difficoltà iniziale, quella che ci attende è un' esperienza magica.

Capiterà spesso di dover rileggere un periodo particolarmente lungo e ostico, poichè ci eravamo distratti, ma quando finalmente l' avremo afferrato e ne avremo colto ogni sua sfumatura, potremo con soddisfazione richiudere per un attimo il libro, appoggiarlo sulle ginocchia - tenendone magari il segno col pollice - e riflettere sulla bellezza e la verità di quanto abbiamo appena letto. E questo - lo posso affermare senza timore di smentite - avviene a intervalli di poche righe per l'intero dipanarsi del romanzo.

Si resta piacevolmente storditi da questa ondata di spunti, riflessioni, scoperte che non ha eguali in altre opere letterarie. Se mi si passa la definizione, mi piace pensare alla Recherche come a una sorta di Bibbia laica: un libro da portare con sè in ogni momento, da sbirciare qua e là come un breviario e da cui trarre consolazione e sostegno spirituale. Questo, però, solo dopo averne goduto il fascino in una sola e ininterrotta (si fa per dire) lettura.

Non fatevi quindi ingannare da chi sostiene che nella Recherche non vi è azione, manca l'intreccio, il ritmo latita. Certo, non vi troverete di fronte a un romanzo d'avventura o di cappa e spada ma i sommovimenti dell'animo del narratore, le continue metamorfosi dei personaggi, le inaspettate epifanie vi trascineranno in un turbinio di emozioni quasi insostenibili.

Se dovessi proprio scegliere i due libri dell'opera che più mi hanno affascinato, direi La strada di Swann e Il Tempo ritrovato.

In particolare, leggendo quest'ultimo, ho avvertito un fortissimo messaggio di redenzione, venato di un ottimismo che fino a quel punto non ero riuscito a percepire pienamente. Si, devo proprio ammetterlo, è un ottimismo così contagioso che in quei giorni mi sembrava di camminare a un metro da terra.

Leggete la Recherche: amerete di più la vita.

(Dicembre 1999)



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1998



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