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CONTRO MARCEL PROUST?!?!



Sainte-Beuve era convinto che per giudicare un libro bisognasse anche saper tutto della vita reale e quotidiana del suo autore, delle sue opinioni, dei suoi comportamenti; che si dovessero fare ogni tipo di domande alle persone che lo avessero conosciuto, che fosse molto utile collezionare i suoi carteggi.

Il metodo critico di Sainte-Beuve consisteva infatti non solo nel non separare l'uomo dalla sua opera, ma addirittura nel ritenere che si dovesse arrivare al giudizio sull'opera dopo aver prima valutato l'autore come persona.

Proust non era affatto d'accordo con Sainte-Beuve.
Scrisse infatti:


"un libro è il prodotto di un io diverso da quello che si manifesta nelle nostre abitudini, nella vita sociale, nei nostri visi"



"l'abisso che divide lo scrittore dall'uomo di mondo"



"l'io dello scrittore si manifesta solamente nei suoi libri".


-- Contro Sainte-Beuve



Spesso, pensando a queste frasi, vengo colta da dubbi:

le pagine di questo sito, con tutte le notizie e le immagini sulla famiglia, gli amici, i conoscenti, i luoghi non potrebbero indurre a pensare che io stia facendo proprio a Proust quello che Proust maggiormente detestava?

E cioé applicare a lui il famigerato "metodo Sainte-Beuve"?

Ma poi penso anche alla citazione dal Jean Santeuil che ho messo come epigrafe al sito in cui Marcel scrive che

"..tuttavia, la nostra vita non è separata dalle nostre opere..."

Jean Santeuil


e mi conforta Jean-Yves Tadié quando, nella sua bellissima biografia di Proust scrive

Una obiezione, quando si comincia una biografia di Proust, consiste nell'evocare la critica violenta che lui stesso ha rivolto a questo genere letterario nel "Contre Sainte-Beuve", nella sua prefazione al libro di Jacques-Emile Blanche, De David a Degas, o nel comporre il personaggio di M.me di Villeparisis.

Ma (...) lui stesso si è mostrato costantemente curioso della vita degli scrittori e degli artisti che amava, chiedendo di coloro che erano viventi, come Thomas Hardy, o leggendo biografie, epistolari, da Balzac a Ruskin a Musset e a Sainte-Beuve...

-- Jean-Yves Tadié, "Marcel Proust. Biographie"

(Questa traduzione dal francese è mia)

(agosto 1999)


fiori


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1998