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Parsifal e la  Recherche

Parsifal fallisce nella prima prova del Graal perché macchiato dalla colpa di aver fatto morire di dolore sua madre Herzeleide, che alla sua partenza si è sentita abbandonata.

Accolto alla corte di re Artù tra i nobili cavalieri, dimostra di essere diverso da loro perché mentre essi si lanciano in tutte le imprese mondane, Parsifal si consacra interamente alla "ricerca" del Graal.

Il giardino delle fanciulle-fiore è luogo di perdizione, malattia, morte in cui donne bellissime seducono virtuosi cavalieri.


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Un tema del Parsifal

Fantin Latour -Parsifal

Henri Fantin-Latour

Parsifal et les filles-fleurs

Incisione pubblicata nel periodico
"L'Illustration"
del 29 aprile 1893

Il Narratore viene ostacolato/ritardato nella sua ricerca dalle fanciulle in fiore, così come Parsifal dalle fanciulle-fiore.

Swann, come Anfortas, si è lasciato prendere nella trappola dell'amore e non riuscirà mai a giungere alla creatività.

Per giungere alla verità artistica, il Narratore prende le distanze da Swann (nome molto vicino al tedesco Schwann = cigno); allo stesso modo, Parsifal uccide il cigno la cui caccia l'ha condotto a Montsalvat, dove conoscerà la rivelazione.

Al Narratore il salotto di Odette fa venire in mente l'antro di Klingsor, assimilando così in qualche modo Odette - e con lei tutte le donne tentatrici - a Kundry, la prigioniera del mago

. "E certo mi sarei sentito meno turbato in un antro magico che non in quel salottino dove il fuoco mi sembrava procedere a trasmutazioni, come nel laboratorio di Klingsor"

-- All'ombra delle fanciulle in fiore

Parsifal giunge alla perfetta comprensione durante "l'incantesimo del Venerdi Santo"; il Narratore ascoltando il Septuor di Vinteuil.

In entrambi i casi, la rivelazione avviene dopo una "marcia" che materializza concretamente la ricerca: per Parsifal la marcia/corteo che lo conduce dentro il castello di Montsalvat, per il Narratore della Recherche, il cammino che, attraverso l'acciottolato che gli ricorda i pavées di Venezia, lo introduce nella biblioteca di Guermantes.

L'atteggiamento quasi "religioso" con cui il Narratore ascolta la Sonata per la prima volta durante la serata Saint-Euverte e Parsifal, spettatore di una cerimonia che non comprende

. " E' una tappa, che si presenta come soggettiva e dilettantesca, sulla via che porta ad una conclusione del tutto soggettiva e convinta. Inferirne che il mio atteggiamento mentale è uno scetticismo disincantato, sarebbe esattamente come se uno spettatore, vedendo alla fine del primo atto del Parsifal che il personaggio non capisce niente della cerimonia ed è cacciato da Gunremanz, supponesse che Wagner ha voluto dire che la semplicità di cuore non porta da nessuna parte."

(Dalla lettera di Proust a Rivière del 1914)


"L'istante eterno, il tempo positivo, il tempo allo stato puro che si oppone al tempo negativo, come la giovinezza alla vecchiaia, come Parsifal ad Anfortas" (Luigi Magnani)

E sembra che tutte queste analogie si siano in qualche modo trasmesse a molti/e lettori e lettrici di Proust:

che dire infatti del "pellegrinaggio" di molti proustiani nel periodo della fioritura dei biancospini ad Illiers-Combray? Proprio come il "pellegrinaggio" dei wagneriani a Bayereuth...



fiori


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1998