Personaggi della Recherche







BLOCH


Amico ebreo del Narratore al quale fa visita a Combray ma che, molto presto, non viene più ricevuto dai genitori di Marcel. E' infarcito di letteratura greca e di Lecomte de Lisle e parla pomposamente. E' da lui che il Narratore sente parlare per la prima volta di Bergotte.


Avevo udito parlare di Bergotte per la prima volta da un mio compagno più vecchio di me (...) Bloch. Sentendomi esprimere la mia ammirazione per la Nuit d'Octobre era scoppiato in una risata rumorosa come una tromba e m'aveva detto:

- Guardati dalla tua dilezione abbastanza bassa per il sire de Musset. E' un mariolo dei più perniciosi e un tipaccio piuttosto sinistro. Devo confessare, d'altronde, che lui e anche l'altro di nome Racine hanno fatto nella vita ciascuno un verso abbastanza ben ritmato, e che ha il merito, che per me è il supremo, di non significare assolutamente niente. Sono "La blanche Oloossone à la blanche Camyre" e "La fille de Minos et de Pasiphaé". Mi sono stati segnalati a discarico di quei due malandrini da un articolo del mio diletto maestro, il padre Leconte, caro agli Dei immortali. A proposito, ecco un libro che in questo momento non ho tempo di leggere, e che è raccomandato, pare, da quel sommo "bonhomme". Egli considera, m'hanno detto, l'autore, messer Bergotte, come un tipo dei più fini; e benché certe volte dia prova di mansuetudini non molto facili da spiegare, la sua parola è per me oracolo delfico. Leggi dunque quelle prose liriche e, se il gigantesco adunatore di ritmi che ha scritto Baghvat e Le Lévrier de Magnus ha detto il vero, godrai, caro maestro, le gioie nettàree dell'Olimpo

-- La strada di Swann



Talvolta molto rozzo e volgare con il Narratore, risponde però all'invito di Saint-Loup di andarlo a trovare a Doncières, cosa che invece il Narratore non fa.

Alla matinée della marchesa di Villeparisis, commette una serie di gaffes ma discute a lungo con Norpois dell'affaire Dreyfus; quando se ne va, la marchesa finge di dormire per non essere costretta a salutarlo.

Durante la guerra viene richiamato alle armi, con suo grande dispetto perché sperava di venire riformato per miopia. Al  bal des têtes compare, invecchiato, con un altro nome: adesso si fa chiamare Jacques du Rozier.



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Pagine realizzate da Gabriella Alù
1998