LA MARCHESA DI CAMBREMER
Melomane, è una buona interprete di Chopin, che adora. Appare alla serata Saint-Euverte in cui segue il concerto con molta attenzione. Tenta di essere ammessa nel gran mondo: la principessa dei Laumes si prende gioco del suo nome, ma la principessa di Parma l'invita nel suo palco alla soirée dell'Opera.
Non è però una snob ed è anche di una grande semplicità.
Riceve molto nel suo castello di Féterne che riunisce tutta la buona società dei dintorni e le piace andare alle matinées che organizzano certe persone sapendo che la sua presenza farà loro piacere.
Fa una lunga visita al Narratore quando questi arriva a Balbec. Egli si accorge che nella sua euforia, quando parla, perde la dentiera ed emette spruzzi di saliva.
Si reca con suo marito ad una serata in casa Verdurin nel castello della Raspeliére, una sua proprietà che ha affittato ai due coniugi..
Riappare nel bal des têtes.
"Un cappello a piume e sormontato da una spilla di zaffiri era posato a casaccio sulla parrucca della signora di Cambremer, come un'insegna la cui esibizione sia necessaria, ma sufficiente, il posto indifferente, l'eleganza convenzionale e inutile l'immobilità. Nonostante il caldo, la buona signora aveva indossato una mantellina di giaietto, simile ad una dalmatica, sulla quale pendeva una stola d'ermellino il cui scopo pareva in rapporto non con la temperatura e la stagione, ma col carattere della cerimonia. E sul suo petto un torciglione baronale, appeso ad una catenina, pendeva al modo di una croce pettorale".
-- Sodoma e Gomorra
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Pagine realizzate da Gabriella Alù
1998
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