Personaggi della Recherche







IL MARCHESE DI CAMBREMER


Figlio della marchesa e marito di Elodie, la sorella di Legrandin, è soprannominato "Cancan".
Vive nelle sue terre in cui trascorre la maggior parte del tempo andando a caccia. Il Narratore nota, della sua fisionomia, il naso di traverso e gli occhi blu.

La sua cultura letteraria si riduce a due favole di La Fontaine che cita sempre.

Durante il bal des têtes, il Narratore nota che ha ormai due grandi borse sugli occchi. Sapendo che il Narratore soffre d'asma, gli parla continuamente di sua sorella che si trova nelle stesse condizioni ed è molto contento di dirgli, nel Tempo Ritrovato, che è ormai guarita.


"Il signor di Cambremer non somigliava affatto alla vecchia marchesa. Era, come diceva lei con tenerezza "tutto tutto il suo papà".

(...)

...il suo naso avevo scelto per venire a posarsi di sghembo sopra la bocca forse l'unica linea obliqua fra tante altre che si potesse supporre di tracciare su quel viso, ed esprimeva una stupidità grossolana, aggravata ancora dalla prossimità d'un colorito normanno di un rosso di mela. E' possibile che gli occhi del signor di Cambremer serbassero fra le loro palpebre un pò del cielo del Cotentin, così dolce nei bei giorni soleggiati in cui un bighellone si diverte a veder sostare ai margini della strada, e a contare a centinaia le ombre dei pioppi; ma quelle palpebre grevi, cispose e deformi avrebbero impedito il passaggio dell'intelligenza stessa. Quindi, turbati dall'esilità di quello sguardo azzurro, si ritornava al grande naso a sghembo. Per una trasposizione dei sensi, il signor di Cambremer guardava col naso.Esso non era brutto, era anzi un pò troppo bello, troppo forte, troppo orgoglioso della sua importanza. Aquilino, liscio, lustro, nuovo fiammante, esso era tutto disposto a compensare l'insufficienza spirituale dello sguardo; per disgrazia, se gli occhi sono a volte l'organo in cui si rivela l'intelligenza, il naso (qualunque sia, d'altronde, l'intima solidarietà e l'insospettata ripercussione dei lineamenti gli uni sugli altri), il naso abitualmente è l'organo dove s'adagia più comodamente la stupidità".


-- Sodoma e Gomorra




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1998