Nella stanza vicina, sentivo la zia chiacchierare da sola a mezza voce. Parlava sempre un pò sottovoce, giacché credeva d'aver nella testa qualcosa di rotto che fluttuava e che a parlar troppo forte avrebbe potuto rimuovere; ma, anche se era sola, non stava mai a lungo senza dir qualcosa, perché pensava le facesse bene alla gola e impedisse al sangue di stagnare, rendendo così meno frequenti le soffocazioni e l'affanno di cui soffriva; inoltre, nell'assoluta inerzia della sua vita, ella dava alle sue minime sens "azioni un'importanza straordinaria; le dotava di una motilità per cui le riusciva difficile tenerle per sé, e, in mancanza d'un confidente al quale comunicarle, se le annunciava a se stessa, in un perpetuo monologo che era la sua sola forma di attività.
![]() --- La strada di Swann |