Personaggi della Recherche




LA PRINCIPESSA DI GUERMANTES



All'Opera Garnier, nel palco con la cugina Oriane



Come una divinità maggiore che presiede da lungi ai giochi delle divinità inferiori, la principessa era volontariamente rimasta un po' sul fondo, su uno dei divani laterali, rosso come uno scoglio di corallo, vicino ad un gran riflesso vitreo che era probabilmente uno specchio e faceva pensare ad una sezione perpendicolare, liquida e oscura, che un fascio di raggi avesse praticata nel luminoso cristallo dell'acqua.

Piuma e corolla a un tempo, al pari di certe efflorescenze marine, un grande fiore bianco, vellutato come un'ala, scendeva dalla fronte della principessa lungo una delle sue guance di cui seguiva la curva con una morbidezza civettuola,calorosa e viva, e sembrava richiuderla in sé come un uovo rosato nella soavità di un nido d'alcione.

Sulla capigliatura della principessa, abbassandosi fino alle sopracciglia e poi ricadendo più sotto fra il petto e la spalla, si stendeva una reticella composta di quelle conchiglie bianche che si trovano in certi mari australi, cui eran mischiate delle perle: sorta di mosaico marino appena uscito dalle onde, che in certi momenti restava immerso nell'ombra, in fondo al quale, anche allora, si rivelava una presenza umana, in virtù della mobilità scintillante degli occhi della principessa.

La bellezza che metteva costei tanto sopra le altre favolose figlie della penombra non era tutta materialmente ed esclusivamente inscritta nella nuca, nelle spalle, nelle braccia, nel busto di lei; ma la linea deliziosa e interrotta della sua figura era il preciso punto di partenza, il richiamo inevitabile di quel complesso di linee invisibili che l'occhio non poteva trattenersi dal prolungare idealmente, miracolose, generate intorno alla donna come lo spettro di una figura ideale che si proietti sulle tenebre.

-- E' la principessa di Guermantes, -- disse la mia vicina al signore che era con lei...."

-- I Guermantes




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1998