Leggere Proust  >  Letteratura critica





ALBERTO BERETTA ANGUISSOLA

"Proust è vicino proprio perchè è lontano..."


Professore di Letteratura francese all'Università della Tuscia (Viterbo), Beretta Anguissola è uno specialista dell'opera di Marcel Proust ed ha, tra l'altro, curato --- con Daria Galateria --- il commento della Recherche tradotta in italiano da Giovanni Raboni per i "Meridiani" Mondadori.

Vincitore del premio Viareggio per la saggistica-opera prima nel 1976 poi con il saggio "Proust inattuale", Roma-Bulzoni.




Leggere Proust è imbarcarsi per un avvincente e non breve viaggio intellettuale e spirituale. Forse ne torneremo mutati, e qualcuno stenterà a riconoscerci.

Leggere Proust è accettare il rischio di mettere le proprie più salde convinzioni a confronto con un pensiero che --- occorre riconoscerlo --- è agli antipodi della visione della società e dell'uomo che viene oggi comunemente accettata.

Amare Proust è comprendere ciò che egli è, e rispettarlo nella sua diversità, poichè, come egli stesso afferma, il rispetto "est la condition même de l'amour".

Dobbiamo imparare ad amare Proust proprio perchè lontano da noi. Parafrasando ciò che egli scrisse a conclusione di un suo saggio su Ruskin, potremmo dire:

C'est quand Proust est bien loin de nous que nous tâchons de fixer dans une image ressemblante les traits de sa pensée

Se poi dovesse accaderci di riconoscere una parte di noi stessi in un testo letterario come la Recherche, ciò starebbe a significare, a nostro avviso, non quanto essa sia "contemporanea", ma quanto la cultura dei nostri giorni sia ancora "vecchia", cioè legata, parzialmente, a problemi e ideologie nate, cresciute e morte nel corso del secolo diciannovesimo.

(...) Proust è vicino proprio perchè è lontano. Prendere le distanze da un autore è in un primo momento indispensabile per conoscerlo nella sua autonoma verità. Solo in un secondo tempo sarà forse possibile riscoprire dentro di noi la presenza ancora "attuale" di ciò che in primo momento credevamo estraneo e concluso per sempre. Solo così la lettura e la critica possono risultare feconde per una migliore conoscenza non solo di chi ci ha preceduto, ma anche di noi stessi. Solo così, leggere Proust può servire a comprendere meglio quello che oggi siamo.

Alberto Beretta Anguissola, Proust inattuale, Roma, Bulzoni 1976




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1998