Accademico, critico insigne e celeberrimo studioso della letteratura francese, l'italiano Giovanni Macchia è stato insignito, negli ultimi anni della sua vita, del prestigioso "Gran premio per la Francofonia" dall'Accademia di Francia. Nella motivazione, Macchia viene paragonato dal direttore Marc Fumarolli a Stendhal per la capacità di scandagliare nel profondo una cultura diversa, individuandone le coordinate meglio degli indigeni.
Solo alcuni dei titoli che fanno parte dell'elenco sterminato delle sue opere: "Baudelaire critico", "Baudelaire e la poetica della malinconia", "I fantasmi dell'opera", "Il silenzio di Molière", "Le rovine di Parigi" (sugli scrittori nell'epoca della Rivoluzione"). A Proust, Macchia ha dedicato molti scritti ed in particolare "L'angelo della notte" del 1978. Nel 1997 la sua opera è stata raccolta in un bel volume dei "Meridiani" Mondadori. |