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VLADIMIR NABOKOV
(Pietroburgo 1899 - Montreux 1977)

"PROUST È UN PRISMA..."


Nato in una famiglia aristocratica russa che dopo la rivoluzione del 1917 dovette emigrare in in occidente, Nabokov completò i suoi studi a Cambridge. Visse in Inghilterra, Francia e Germania. Nel 1940 si trasferì negli Stati Uniti.

Coltissimo e trilingue, con la passione della letteratura e dell'entomologia, diventato famoso soprattutto per il romanzo "Lolita" (dal quale il grande regista Stanley Kubrick trasse l'omonimo film), Nabokov fu anche un docente.

Tenne infatti infatti cicli di lezioni di letteratura al Wellesley College dal 1941 al 1948 ed alla Cornell University dal 1948 al 1958.

Queste lezioni sono state pubblicate in due raccolte.


Vladimir Nabokov (foto)


Una delle celebri lezioni di Nabokov fu dedicata a Marcel Proust ed in particolare all'analisi di Du côte de chez Swann (nella traduzione in inglese).

Ciò che segue sono alcuni passaggi di questa lunga lezione.




La grande opera di Proust (...) è una caccia al tesoro dove il tesoro è il tempo e il nascondiglio è il passato: questo è il significato intrinseco del titolo Alla ricerca del tempo perduto
(...)
C'è una cosa che dovete imprimervi bene in mente: l'opera non è un'autobiografia, il narratore non è Proust in persona ed i personaggi non sono mai esistiti se non nella mente dell'autore...
(...)
Proust è un prisma, il cui unico obiettivo è di rifrangere, e rifrangendo di ricreare retrospettivamente un mondo
(...)
Alla ricerca del tempo perduto (...) è un'evocazione, non una descrizione del passato...

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Un lettore superficiale dell'opera di Proust -- ma è una contraddizione in termini, perchè un lettore superficiale si annoierà a tal punto, sprofonderà talmente nei propri sbadigli, che non arriverà mai alla fine del libro -- un lettore inesperto, diciamo, può avere l'impressione che una delle preoccupazioni principali del narratore sia quella di esplorare le ramificazioni e le parentele che collegano tra loro diverse famiglie della nobiltà, e che egli provi una strana gioia nello scoprire che una persona da lui considerata un modesto uomo d'affari in realtà gravita intorno al grand monde o che un importante matrimonio, da lui ritenuto impossibile, ha unito due famiglie.

Il lettore prosaico concluderà, probabilmente, che l'azione del libro consiste soprattutto in una serie di feste: una cena, ad esempio, occupa centocinquanta pagine, una serata mezzo volume

(...)

La Strada di Swann deve essere visto da un'angolazione giusta: bisogna vederlo, come intendeva Proust, in rapporto con l'insieme dell'opera.

Per comprendere appieno il volume iniziale, dobbiamo prima accompagnare il narratore al ricevimento dell'ultimo volume.



Vladimir Nabokov - Marcel Proust - La strada di Swann
in:   LEZIONI DI LETTERATURA, Garzanti, Gli Elefanti Saggi, 1982,1992




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1998