Leggere Proust  >  Letteratura critica





VIRGINIA WOOLF

" LA COMPRENSIONE DI UN POETA
E IL DISTACCO DI UNO SCIENZIATO "



Virgina Woolf legge la Recherche nel 1925, e pensando al successo da lei ottenuto con Mrs. Dalloway, si esprime così nelle pagine del suo diario:


Martedi, 8 aprile 1925


Mi chiedo se questa volta io abbia raggiunto qualcosa. Be', nulla, comunque, in confronto a Proust, nel quale sono immersa. La qualità di Proust è l'unione dell'estrema sensibilità con l'estrema tenacia. Egli esamina quelle sfumature di farfalla sino all'ultima grana. E' resistente come il catgut ed evanescente come la polvere d'oro di una farfalla. E immagino che mi influenzerà e mi renderà furiosa con ogni frase mia

Virginia Woolf  Diario di una scrittrice, prefazione di Leonard Woolf, traduzione di Giuliana De Carlo, Oscar saggi Mondadori, 1979



In uno dei suoi celebri saggi letterari, scriverà in seguito:


Proust, prodotto della civiltà che descrive, è così poroso, così flessibile, così perfettamente ricettivo che lo sentiamo solo come involucro, fine ma elastico, che si allarga sempre di più e serve non a imporre un'opinione ma a racchiudere un mondo. L'intero suo universo è immerso nella luce dell'intelligenza. L'oggetto più comune, come il telefono,Foto  di Virginia Woolf perde la sua semplicità, la sua solidità, e diventa parte della vita e trasparente. Le azioni più comuni, come salire in ascensore o mangiare la torta, invece di venire scartate immediatamente, rastrellano nel loro progresso tutta una serie di pensieri, sensazioni, idee, ricordi, che apparentemente dormivano sulle pareti della mente.

(...)

... Non ci viene mai detto, come i romanzieri inglesi ci dicono tanto di frequente, che una via è giusta e l'altra è sbagliata. Ogni via viene spalancata senza riserve e senza pregiudizi. Tutto quello che si può sentire internamente viene detto. La mente di Proust è aperta con la comprensione di un poeta e il distacco di uno scienziato a tutto quanto essa ha il potere di sentire. La direzione o l'enfasi, il sentirsi dire che questo è giusto, il sentirsi dare nel gomito e ordinare di badare a quest'altro, cadrebbero come un'ombra su questa intensa luminosità e ce ne escluderebbe qualche porzione dalla vista. Il materiale comune del libro è fatto di questa profonda riserva di percezioni. E' da queste profondità che i suoi personaggi sorgono, come onde in formazione, e quindi si rompono e riaffondano nel mai immobile mare di pensiero e commento e analisi che ha dato loro i natali.

Virginia Woolf,  Fasi della narrativa, in  La signora dell'angolo di fronte, ed. Il Saggiatore, trad. di Ginevra Bompiani, 1979





Torna all'indice

torna alla pagina principale


Pagine realizzate da Gabriella Alù
1998