Proust spiegato da Proust




IL QUESTIONARIO


il questionario

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La traduzione è di Mariolina Bongiovanni Bertini ed è tratta dal volume degli Scritti mondani e letterari di Proust (a cura di M. Bongiovanni Bertini, Einaudi, Torino 1984)


Il tratto principale del mio carattere

Il bisogno di essere amato, e, più precisamente, il bisogno di essere vezzeggiato e viziato ben più che di essere ammirato.

La qualità che desidero in un uomo.

Qualche tratto di fascino femminile

La qualità che preferisco in una donna.

Qualche virtù da uomo e la franchezza nel cameratismo.

Quel che apprezzo di più nei miei amici.

Che siano teneri verso di me, se la loro persona è abbastanza delicata da attribuire un gran valore alla loro tenerezza.

Il mio principale difetto.

Non saper, non poter "volere"

La mia occupazione preferita.

Amare
Proust a 20 anni
Il mio sogno di felicità.

Ho paura che non sia abbastanza elevato, e ho paura di distruggerlo dicendolo.

Quale sarebbe, per me, la più grande disgrazia:

Non aver conosciuto né mia madre né mia nonna.

Quel che vorrei essere.

Me stesso, quale vorrebbero le persone che ammiro.

Il paese dove vorrei vivere.

Quello in cui certe cose che vorrei si realizzerebbero come per incanto e in cui la tenerezza fosse sempre corrisposta.

Il colore che preferisco.

La bellezza non è nei colori ma nella loro armonia.

Il fiore che amo.

Il suo - e, poi, tutti gli altri.

L'uccello che preferisco.

La rondine.

I miei autori preferiti in prosa.

Oggi Anatole France e Pierre Loti

I miei poeti preferiti.

Baudelaire ed Alfred de Vigny

I miei eroi nella finzione.

Amleto

Le mie eroine preferite nella finzione.

Bérénice

I miei compositori preferiti.

Beethoven, Wagner, Schumann.

I miei pittori preferiti.

Leonardo da Vinci, Rembrandt

I miei eroi nella vita reale.

Darlu, Boutroux

Le mie eroine nella storia.

Cleopatra.

I miei nomi preferiti.

Ne ho uno solo per volta.

Quel che detesto più di tutto.

Quel che c'è di male in me

I personaggi storici che disprezzo di più.

Non sono abbastanza istruito

L'impresa militare che ammiro di più.

Il mio volontariato!

La riforma che apprezzo di più.

(non c'è risposta)

Il dono di natura che vorrei avere.

La volontà, qualche seduzione.

Come vorrei morire.

Migliore - e amato.

Stato attuale del mio animo.

Il fastidio di aver pensato a me per rispondere a tutte queste domande.

Le colpe che mi ispirano maggiore indulgenza.

Quelle che comprendo

Il mio motto.

Avrei troppa paura che mi portasse sfortuna.





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Pagine realizzate da Gabriella Alù
1998