Proust spiegato da Proust: Lettere, interviste, testimonianze







"SWANN" SPIEGATO DA PROUST
STRALCIO DA UN'INTERVISTA RILASCIATA DA PROUST A "LE TEMPS" DEL 13 NOVEMBRE 1913


pallino



"Pubblico un solo volume, Du coté de chez Swann, di un romanzo che avrà come titolo generale A la recherche du temps perdu. L'avrei voluto pubblicare tutto insieme, ma non si pubblicano più opere in diversi volumi. Mi trovo nelle condizioni di una persona che possegga un arazzo troppo grande per gli appartamenti d'oggi e sia costretto a tagliarlo.



Certi giovani scrittori, per i quali ho d'altronde simpatia, auspicano al contrario un'azione breve con pochi personaggi. Non è la mia concezione del romanzo. Come spiegarvelo? Voi sapete che c'è una geometria piana e una geometria dello spazio.

Ebbene, per me il romanzo non è fatto solo di psicologia piana, ma anche di una psicologia del tempo. Questa sostanza invisibile del tempo, ho cercato di isolarla, ma occorreva, a tale scopo, che l'esperimento potesse protrarsi.

Spero che alla fine del mio libro un certo piccolo fatto sociale senza importanza, un matrimonio tra due persone che nel primo volume appartengono a mondi molto diversi, indicherà che è passato del tempo e assumerà quella bellezza che hanno certi tubi di piombo patinati di Versailles, che il tempo ha inguainati in un fodero di smeraldo.



E poi, come una città, mentre il treno segue il suo cammino contorto, ci appare ora alla nostra destra, ora alla nostra sinistra, così i diversi aspetti che uno stesso personaggio avrà assunto agli occhi di un altro, al punto di esser diventato quasi tanti personaggi successivi e differenti, daranno - solo con questo mezzo, però - la sensazione del tempo trascorso. Tali personaggi si riveleranno più tardi differenti da come sono nel volume attuale, differenti da come li giudicheranno, come accade molto spesso nella vita, del resto."



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1998