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JACQUES BIZET
( 1872 - 1922)


Jacques Bizet nel 1882 (?)

Achille Melandri - Jacques Bizet verso il 1880.
La dedica a Marcel Proust:
"A mon plus cher ami (avec Daniel Halévy) 18 février 1889, J. Bizet"
jpg Bibliothéque nationale de France

Figlio di Geneviève Halévy (poi M.me Straus) e del suo primo marito Georges Bizet il musicista autore della Carmen, e dunque cugino di Daniel Halévy, rimane orfano di padre a tre anni ed il suo straordinario attaccamento alla madre è altrettanto profondo di quello che Proust ha nei confronti della propria. Altrettanto grande è la sua disperazione nelle occasioni in cui è costretto a separarsene.

Jacques Bizet con la nonna materna

Jacques Bizet con la nonna materna Hannah Léonie Rodrigues-Henriques, moglie di Fromental Halévy e madre di Gènevieve (futura M.me Straus)


Anche Jacques frequenta --- con Robert Dreyfus, Daniel Halévy, Abel Desjardins, Ferdinand Gregh -- il liceo Condorcet.

Assieme al cugino Halévy dirige le riviste letterarie scolastiche -- tra cui la Revue Verte e la Revue Lilas -- alla quale anche Proust collabora.

Jacques è, da ragazzo, brillante, affascinante, sensibile, ricco; ama le escursioni e la vita all'aria aperta. Marcel se ne innamora nella primavera del 1888 (secondo alcuni Jacques Bizet fu il grande amore della gioventù come Agostinelli fu il suo grande amore da adulto). Gli scrive lettere appassionate in cui gli chiede di essere il suo "rifugio" e facendogli intendere abbastanza chiaramente che vorrebbe anche fare sesso con lui.

Dell'affezione di Proust si rende conto la madre, che arriva a proibire a Marcel di invitare Jacques a casa.

Jacques però, decisamente eterosessuale rifiuta tutte le avances di Proust, pur sentendosene lusingato. Nella primavera del 1888 Proust gli scrive:


"Caro Jacques, [...] ammiro la tua saggezza pur deplorandone l'esistenza. Le tue ragioni sono eccellenti, e mi rallegra vedere il tuo pensiero diventare sveglio, forte, penetrante, vivace. Il fatto è però che il cuore -- o il corpo -- ha le sue ragioni che la ragione non conosce. Accetto dunque per ammirazione nei tuoi confronti (per ammirazione cioè nei confronti del tuo pensiero, e non del tuo rifiuto, perchè non sono abbastanza fatuo per credere che il mio corpo sia un bene così prezioso da esigere una grande forza d'animo per rinunciarvi) ma con tristezza il giogo superbo e crudele che m'imponi. Può darsi che tu abbia ragione. Tuttavia trovo sempre affliggente non cogliere il fiore delizioso che fra poco cogliere non potremo più. Perchè sarebbe gia frutto... e proibito. Vero è peraltro ch'esso ti sembra avvelenato.... Sicchè non parliamone più e provami con una lunghissima e affettuosissima amicizia, come spero sarà la mia per te, che hai ragione."



Nella eterna triangolazione delle relazioni affettive di Proust, Daniel Halévy --- che si ritrova ad essere confidente sia di Marcel che di Jacques --- costituisce il terzo polo.

Il destino di Jacques è molto singolare e triste: diventerà un tossicodipendente e morirà suicida il 7 novembre 1922, dodici giorni prima della morte dello stesso Marcel.

post-itUna curiosità: Proust aveva conosciuto l'autista Agostinelli proprio tramite Jacques Bizet il quale, dopo avere abbandonato gli studi di medicina dirigeva una delle principali agenzie di autonoleggio, la Taximetres Unic che d'estate operava a Cabourg.

Jacques Bizet
Jacques Bizet



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1998