![]() ![]() Foto Nadar, 1885 ![]() Federico de Madrazo y Ochoa (1875-1934) Laura de Sade, Comtesse de Chevigné jpg http://www.metmuseum.org/ ![]() |
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Proust incontra Laure de Sade, contessa Adhéaume de Chevigné, nel 1891, a casa di Mme Straus e Mme Lemaire.
Colpito dal suo "allure", per tutta la primavera del 1892 la spia seguendola nelle sue passeggiate mattutine, proprio come fa il Narratore con la duchessa Oriane de Guermantes. Ma la contessa de Chevigné fu l'ispiratrice della duchessa di Guermantes soprattutto per l'aspetto "ornitologico" delle sue fattezze.
dice il Narratore descrivendo le proprie impressioni la prima volta che incontra la duchessa di Guermantes nella chiesetta di Combray. Presa nella trappola della propria leggenda, Laure de Chevigné viene immortalata nel suo profilo d'uccello ed allo stesso tempo dissacrata man mano che si procede nella Recherche. ![]() ![]() ![]() M.me de Chevigné s'era molto compiaciuta quando si era vista ritratta nel primo volume come Duchessa di Guermantes dagli occhi azzurri e dal cappello ornato di fiordalisi. Ma all'uscita del secondo volume, le pagine in cui la duchessa sfoggia tutta la sua vanità e la sua cattiveria le parvero un affronto personale. ![]() ![]() ![]() Proust disse un giorno a Cocteau: "Quando avevo vent'anni si è rifiutata d'amarmi, ora che ne ho quaranta (*) e che ne ho fatto la Duchessa di Guermantes si rifiuta di leggermi". Sembra che Cocteau gli abbia risposto: "Fabre ha scritto un libro sugli insetti, ma non ha chiesto agli insetti di leggerlo!" È pur vero che, in una lettera all'amico Guiche, Proust scrisse di lei: "Essa rassomiglia un poco alla gallina coriacea che un giorno scambiai per un uccello del paradiso (...) Facendone un vecchio avvoltoio, impedisco per lo meno che la prendano per una vecchia gazza" |