"AH! SE MI SALVASSI..."


"Così ad esempio, proprio la mattina nella quale egli si deve battere a duello , in condizioni singolarmente pericolose, gli si rivela d'improvviso, nel momento in cui rischia di perderla, il valore di una vita della quale avrebbe potuto trar profitto per intraprendere un'opera, o almeno per gustare dei piaceri, ma di cui non ha saputo godere per nulla. "Ah! - egli si dice, - se mi salvassi, mi metterei subito al lavoro, senza perdere un attimo; e quanto mi divertirei anche!". La vita ha preso d'improvviso ai suoi occhi un valore nuovo, perche' nella vita egli mette tutto quanto sembra che possa dare, e non il poco che egli le fa fare di consueto. La contempla nella luce del suo desiderio, e non già quale l'esperienza gli ha insegnato che egli sapeva foggiarla: cioé, ben medicore! Essa si è riempita d'improvviso di lavori, di viaggi, di escursioni in montagna, di tutte le belle cose di cui egli si dice che lo priverebbe l'esito funesto di quel duello, senza pensare che ne era privo anche prima, per le sue cattive abitudini, che, anche senza quel duello, sarebbero continuate. Un'ora dopo, egli torna a casa, illeso; ma ritrova gli stessi ostacoli di prima ai piaceri, alle escursioni, ai viaggi, a tutto ciò di cui, per un istante, aveva temuto di essere privato per sempre dalla morte: a renderglieli impossibili basta la vita. Quanto al lavoro, dacchè le circostanze inconsuete non fanno che confermare quel che già preesiste in ciascuno di noi, l'attività nel laborioso e la pigrizia nell'infingardo, egli si dà vacanza".

-- La Prigioniera