Proust al Jeu de Paume

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Tra il 18 e il 21 maggio del 1921 Proust, sebbene fosse molto malato e uscisse ormai molto di rado, scrisse un biglietto all'amico Jean-Louis Vaudoyer, scrittore e critico d'arte, per chiedergli di accompagnarlo al Jeu de Paume a vedere un'esposizione di quadri provenienti da musei olandesi, tra cui la Veduta di Delf di Vermeer.

Vaudoyer stesso aveva scritto per l'occasione un articolo intitolato Le mystérieux Vermeer apparso sulla rivista parigina "L'Opinion".

Durante la visita Proust si sentì molto male, quasi svenne ma, una volta tornato a casa, disse a Céleste:

"Ah, Céleste, non può immaginare la minuzia, la raffinatezza! Il più piccolo grano di sabbia! Un minuscolo tocco di rosa di qua, di verde di là...Come deve averci lavorato! Io dovrei correggere, correggere, aggiungere dei grani di sabbia..."

Qualche tempo dopo, Proust scriveva
le pagine della morte di Bergotte ...

Pagine realizzate da Gabriella Alù
1998