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Testo di Paola Musarra


Une satinette mauve... Come non pensare alla fodera di seta color parma che Proust aveva ordinato per il suo mantello? Ma la sfumatura non era quella giusta...

Questo momento di transizione, che ci fa passare dall'alone luminoso che circonda il corpo di Odette ai "segreti" della sua toilette riservati agli iniziati, ci introduce direttamente nell'intimità del suo salotto, del suo "giardino d'inverno" ben celato.

Là, i fiori non avevano solo un carattere ornamentale.

Proust a 13 anni

Per una cocotte, o meglio per una grande cocotte, ci dice Proust, il momento culminante della giornata è quello in cui si spoglia per un uomo: le tocca essere altrettanto elegante in veste da camera o in camicia da notte, quanto lo è con un abito da città. Questo tipo di vita fa nascere il gusto di un "lusso segreto", che Madame Swann estendeva ai fiori. Nel suo giardino d'inverno ben protetto, chiuso da pesanti cortine, senz'aria, anche i suoni erano soffocati dai tappeti. Era così possibile sorprendere la padrona di casa vestita di crêpe de Chine o di chiffon ("una pioggia di petali bianchi o rosa") accanto ad un'immensa coppa di cristallo interamente riempita di violette di Parma o di petali di margherita a fior d'acqua. Questi fiori aumentavano l'imbarazzo del visitatore, perché sembravano suggerire un'occupazione "preferita e interrotta", come ad esempio bere una tazza di the per il proprio piacere, o anche "più intima", "più misteriosa"; essi occupavano uno spazio enigmatico nella vita di Odette e avevano con lei rapporti particolari, dei quali invano si tentava di cogliere il segreto "fissando" la tinta slavata (délavée), liquida, mauve e "dissoluta" (dissolue) delle violette di Parma.

Accompagnata da questi aggettivi, così intrisi di umori, vorrei partire per esplorare altri territori, in cui i fiori potessero manifestare tutta la loro ambiguità, disegnando un percorso fatto di pallore, diluizione, dis-soluzione...

Ma per ora preferisco ritrovare alcuni dei temi che ho evocato nella novella di Proust perduta, e ritrovata da Philip Kolb:L'indifférent. (1)

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(1) Marcel Proust, L'indifférent, Gallimard, Paris 1978.




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1998


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