Personaggi della Recherche




Il barone Jacques Doasan, assieme al conte di Montesquiou, altro importante modello di Charlus




Così lo descrive Painter:




Cugino di Madame Aubernon, aveva posseduto una sostanza ragguardevole ma s'era rovinato per un violinista polacco: una volta, si diceva, per l'ingrato giovanotto aveva tappezzato di rose le pareti di un palco teatrale.

Era alto, corpulento, un invertito dall'aspetto virile, che faceva pensare a un "re d'armi nella Guerra dei Cent'Anni", diceva un habitué del salotto; ma aveva la faccia gonfia, con la pelle chiazzata e generosamente incipriata, e i "nuovi" si stupivano di vedere i suoi baffi e capelli cambiare continuamente colore, dal nero giaietto al bianco e di nuovo dal bianco al nero: mai però simultaneamente, perché non gli era mai balenata l'idea che sarebbe stato meglio tingerli insieme.

Nulla, a sentir lui, gli dava più fastidio dell'effeminatezza dei giovanotti: "Come disprezzo gli efebi tipo Des Esseintes", esclamava, alludendo perfidamente a Montesquiou, che veniva comunemente considerato l'originale dell'esteta Des Esseintes, il protagonista di A rebours di Huysmans

Quel suo perpetuo concionare, con ostilità ipocrita, sul tema dell'omosessualità, riusciva particolarmente imbarazzante quando si svolgeva in pubblico, sul trenino locale che dalla Gare Sainte-Lazare portava gli ospiti del fine settimana a Coeur-Volant, la casa di campagna di Madame Aubernon a Louveciennes. (...)

Il suo spirito era estremamente maligno...

(...)

La prima volta che fu invitato ad uno dei mercoledi di Madame d'Aubernon, Proust si accorse che gli occhi del terribile barone erano fissi su di lui, con uno sguardo immobile e vacuo che fingevano di non vederlo.

Ricordò l'incidente vent'anni dopo, quando descrisse l'incontro tra Charlus e il Narratore a Balbec.

--- G.Painter





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1998


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