Harold Bloom, il teorico e critico letterario anglosassone i cui libri suscitano sempre accese discussioni e polemiche, inserisce Proust tra i 26 autori da lui prescelti come i più rappresentativi di ciò che egli definisce il "Canone occidentale" ed il cui centro sarebbe, a suo giudizio, costituito da Shakespeare e Dante.

Il capitolo dedicato alla Recherche si intitola: "Proust: la vera credenza della gelosia sessuale".

La Recherche è infatti da lui definita "una saga della gelosia sessuale"

Proust è un maestro del tragicomico: sussulto e insieme rido, ma devo convenire con Roger Shattuck che
la maniera comica è centrale in Proust perché gli assicura distanza e distacco nell'esplorare la problematica, all'epoca parzialmente proibita, dell'omosessualità.

A causa della sovrumana genialità comica di Proust egli rivaleggia con Shakespeare anche nel ritrarre la gelosia sessuale, uno dei più canonici degli affetti umani a fini letterari"

"...ci offre tre magnifiche saghe della gelosia: in sequenza, i cimenti di Swann, di Saint-Loup e di Marcel (lo chiamo Marcel, ancorché l'io narrante gli attribuisca quel nome solo un paio di volte nel suo sterminato romanza). Queste tre tragicomiche, ossessive angosce, sono solo uno dei refoli in un'opera enciclopedica, ma comunque si può dire che Proust, al pari di Freud, si unisca sia a Shakespeare sia allo Hawthorne de La lettera scarlatta nel confermare la canonicità della gelosia sessuale. Questa è inferno nella vita umana ma splendore purgatoriale quale materia poetica.

Shelley affermava che l'incesto era la più poetica delle circostanze; Proust ci insegna che la gelosia sessuale può essere la più romanzesca"

Harold Bloom "Il Canone Occidentale. I Libri e le Scuole delle Età", Bompiani, Saggi Tascabili, 1996, pag.351