Marthe Lucie Lhovary, principessa Bibesco, figlia di Jean Lhovary, ministro degli Esteri della Romania e moglie di Georges Valentin, 3° principe Bibesco, storica e letterata francese di origini rumene, faceva parte dell'Acadèmie Royale et de Littèrature française del Belgio; nel 1903 l'Academie française le assegnò un premio letterario per la sua opera "Huit Paradise".
Il suo salotto di Parigi era frequentato da Paul Claudel, Georges Clémenceau, Gèrard de Nerval, Montesquiou, Anatole France e tante altre personalità del bel mondo, dell'arte e della politica. Proust fa la sua conoscenza nel 1911, al ballo de "L'Intransigeant" all'Hotel Carlton. Giovanni Boldini Ritratto della principessa Marthe-Lucile Bibesco 1911 Olio su tela, cm. 183x120 Collezione privata Lei racconterà l'episodio nel libro "Al ballo con Marcel Proust" e scrive di aver supplicato ciascun cavaliere di non riportarla "in quel posto nel quale, livido e barbuto, il bavero del cappotto rialzato sulla cravatta bianca, Marcel Proust aveva trascinato la propria sedia sin dall'inizio della serata". Jean-Yves Tadié scrive, nella sua biografia di Proust, che il libro di Marthe Bibesco "contiene ben pochi ricordi autentici; la principessa, che ha conosciuto ben poco Proust e che non l'ha incontrato che tre o quattro volte, riempie il suo libro con lettere di Proust ad Antoine Bibesco, che peraltro taglia e classifica male" |