Il salotto della "bella e perfida" (Painter) Emmanuela Pignatelli contessa Potocka era uno dei tanti salotti parigini frequentato da Proust.
Jean Béraud Il salotto della contessa Potocka 1887 A casa sua era possibile incontrare molti rappresentanti del mondo artistico ma non solo; tra i suoi ospiti ci si poteva imbattere in Bourget, nel dottor Pozzi, in Maupassant (che era stato uno dei suoi amanti), nel pittore Jean Béraud (l'autore del quadro riprodotto in questa pagina). Anche lei, come Mme Verdurin e Mme Lemaire, veniva da qualcuno chiamata "la Patronne".
Proust la incontra per la prima volta alla grande "festa letteraria" data a Versailles da Montesquiou nel 1894 e, nel 1904, consacra al suo salotto, firmandosi con lo pseudonimo di Horatio, un articolo che compare su "Le Figaro". In questo scritto, intitolato Il salotto della contessa Potocka, essa appare come la reincarnazione della principessa di Cadignan e della Sanseverina, le eroine protagoniste di due fra i libri preferiti di Proust: Les Secretes de la princesse de Cadignan di Balzac e La Chartreuse de Parme di Stendhal. |