Sefora


Sandro Botticelli
Le figlie di Jetro (particolare)
Roma, Cappella Sistina

VISI DEL PRESENTE
E
RITRATTI D'ALTRI TEMPI:
ODETTE E LA FIGLIA DI JETRO



Ella era un po' sofferente; lo ricevette in una veste da camera di crespo cinese color viola, trattenendosi sul petto, come un mantello, una stoffa dai ricchi ricami. In piedi accanto a lui, lasciando fluire lungo le gote i capelli che aveva disciolti, piegando una gamba in un'attitudine leggermente danzante per potersi curvare senza fatica verso la stampa che guardava, chinando il capo, con i suoi grandi occhi così stanchi e imbronciati quando non era animata, ella colpì Swann per la sua rassomiglianza con quella figura di Sefora, la figlia di Jetro, che si vede in un affresco della Cappella Sistina.
Swann aveva sempre avuto quel gusto particolare di godere di ritrovare nella pittura dei maestri non soltanto i caratteri generali della realtà intorno a noi, ma ciò che invece sembra meno suscettibile di generalità, i tratti individuali dei visi che conosciamo...


---La strada di Swann



In altre pagine della Recherche, Odette fa venire in mente a Swann la cortigiana dell' "Apparizione" di Gustave Moreau.
Anche Proust cercava di ritrovare nei tratti delle persone viventi i volti dei grandi maestri della pittura, e viceversa.

Qualche esempio:



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Pagine realizzate da Gabriella Alù
1998