Proust e la pittura > Ghirlandaio





quadro

Domenico Ghirlandaio
Vecchio e nipote
Parigi, Musée du Louvre

VISI DEL PRESENTE
E
RITRATTI D'ALTRI TEMPI:

IL VECCHIO DEL GHIRLANDAIO E IL MARCHESE DI LAU



Lucien Daudet racconta che durante una delle visite al Louvre assieme a Proust, si fermarono davanti a un dipinto del Ghirlandaio intitolato "Vecchio e nipote", che mostra un uomo dall'aspetto mite con la punta del naso pieno di bitorzoli.

Proust osservò il quadro poi si girò verso Daudet e gli disse che quell'uomo era identico al marchese di Lau, un aristocratico molto noto a Parigi.





La possibilità di fare collegamenti visivi tra persone che vivono in mondi in apparenza completamente diversi spiega, secondo De Botton, l'affermazione di Proust che


"esteticamente, la gamma dei tipi umani è troppo limitata perché non si trovi di frequente, ovunque si vada, la gioia di rivedere persone conosciute".




  • Willie Heath ricorda a Proust sia il duca di Richmond di Van Dyck che il San Giovanni Battista di Leonardo da Vinci


  • A Swann Odette fa venire in mente dipinti di Botticelli e di Moreau





Proust e la pittura



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1998