![]() John Singer Sargent Ritratto di Gabriel Fauré 1889 |
![]() 1845 - 1924 ![]() Impromptu n.3 |
Delle melodie di Fauré, Proust preferisce quelle composte su temi di Baudelaire, Verlaine, Villers de L'Isle-Adam.
Apprezza sì La Bonne Chanson. Ma non gli piacciono affatto né Au cimetière né Après un rêve. Il problema è che però queste opinioni non se le tiene per sé, ma le va dicendo in giro.. . Nel 1897, quando Fauré pubblica Parfum impérissable, Proust gli scrive una lettera in cui gli professa tutta la sua ammirazione. I toni abbastanza "sopra le righe" di questa lettera fanno però pensare a molti che Proust scriva perché teme che i suoi giudizi possano avere irritato Fauré (che conosce personalmente) e dunque con l'unico obiettivo di mantenere buoni rapporti con il musicista. ![]() ![]() ![]() Eppure, molti anni dopo, nella dedica a Lacretelle Proust scriverà che tra le opere cui si era ispirato per descrivere la "piccola frase" della sonata di Vinteuil suonata in casa Verdurin c'era "un incantevole brano di Fauré". Questo brano, alcuni musicologi hanno poi ritenuto di poterlo individuare nella Ballade pour piano et orchestre . ![]() ![]() ![]() E che ne è di Fauré, nella Recherche? In essa, egli viene citato molto meno di quanto lo siano Wagner e Debussy. Vi propongo qui la pagina in cui Charlus, in casa Verdurin, accompagna al pianoforte il violino di Morel. La mia citazione è breve. Ma spero vi faccia venir ( tornar) la voglia di (ri)legger quella pagina per intero.
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