E FANCIULLE-FIORE Il Parsifal di Wagner, compositore che Proust ama molto e che conosce par coeur, viene rappresentato all'Opera di Parigi nel 1914, finalmente "sdoganato" dal vincolo di poter essere rappresentato solo nel "tempio" di Bayereuth. Proust vi si reca, o l'ascolta al teatrofono, cui è abbonato.
Egli pensa anche a pagine in cui Charlus, a teatro, riveli la propria omosessualità proprio durante la scena delle fanciulle-fiore. Nella versione ultima della Recherche le fanciulle-fiore non compaiono, ma tutta la grande scena Charlus-Jupien che "apre" Sodoma e Gomorra fa riferimento al mistero della fecondazione dei fiori.
Parsifal (o Falparsi, il "puro folle"), il "senza nome" apprende il suo nome da Kundry, prigioniera del mago Klingsor e il più bel fiore del suo giardino.
Nella Recherche, il nome del Narratore ( "qui dit je mais qui n'est toujours moi") è detto solo due volte. E da chi questo nome potrebbe essere esplicitato, se non da Albertine, la fanciulla-fiore del lungomare di Balbec, colei che, diventata prigioniera, morirà fuggitiva? ---------------------------- A. Comelli, figurini per le fanciulle-fiore per il Parsifal al Teatro della Scala 1913-14. Milano, Museo Teatrale della Scala |