Alessandro Piperno "Proust antiebreo" (4) Cè un Proust che, lui stesso, ha sempre desiderato di sentirsi pienamente accettato da quella società nella quale invece, se prestiamo fede alla testimonianza di Lucien Daudet, non lo accolse mai se non in modo superficiale e marginale, che non lo considerò mai, insomma davvero uno dei nostri. E che cosa diventa nel corso dellopera l'Affaire Dreyfus, la tragedia di questo innocente accusato a torto? Che cosa, se non
Ancora problema di accettazione, di integrazione, dunque. Tutto questo e ben altro (profanazione delle madri, vendette trasversali, umiliazioni incurabili, spergiuri e misconoscenze) viene visto, registrato, analizzato con gli occhi imperturbabili ed impietosi dell'entomologo, o meglio, con gli occhi di un Narratore
Questo, il Narratore. Ma chi era, o meglio, cos'era Marcel Proust? Ebreo? Cattolico? Francese? Dreyfusista? Antidreyfusista? Omosessuale? Eterosessuale? Sadico?Masochista? Tutte queste cose insieme.Una massa di identità che contraddicendosi si annullano vicendevolmente. E per questo che il suo Alter Ego, il Narratore, non può che essere un Ibrido inafferabile e indefinibile
E anche per questo che la sua stessa scrittura è indefinita ed indefinibile:
Non cè niente che si salvi, nella Recherche. Nemmeno la Letteratura e lArte, così come vorrebbe farci credere Proust e così come aveva creduto e scritto Deleuze.
Proust pessimista, dunque? Non proprio.
Avviandomi alla conclusione di questi Appunti di lettura con i quali non ho messo a fuoco che solo alcuni dei molti elementi stimolanti contenuti in questo "Proust antiebreo" la cui lettura può forse, talvolta, destare qualche perplessità ma che sicuramente non può lasciare indifferenti, mi accorgo di pensare che uno dei passaggi più importanti e significativi del libro non è contenuto nel testo principale ma, scritto molto piccolo, si trova in una nota a piè di pagina. In esso leggo:
E mi torna in mente quella
------------------------------------------------- Alessandro Piperno ha studiato Letteratura francese all'Università di Tor Vergata, ha collaborato a riviste quali Nuovi Argomenti e Paragone Attualmente si occupa del rapporto tra ragione e nichilismo nell'Ottocento francese. ----------------------------------------- (Marzo 2000) Pagine realizzate da Gabriella Alù
1998 |