In "All'ombra della fanciulle in fiore" Albertine che gioca a diabolo sulla spiaggia di Balbec viene paragonata all'Infedeltà che sorregge, attaccato ad una lunga corda, l'idolo o "diavolo" che è l'oggetto della sua colpevole adorazione.
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"...facevo due passi con Albertine che avevo scorta, mentre innalzava in fondo ad un cordoncino un attributo bizzarro che la faceva somigliare all'Idolatria di Giotto; si chiama, del resto, "diabolo", ed é attualmente caduto in disuso che, davanti al ritratto di una fanciulla che ne abbia uno, i commentatori dell'avvenire potranno dissertare, come davanti a una figura allegorica dell'Arena, su ciò che essa ha in mano."
-- All'ombra delle fanciulle in fiore
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Pagine realizzate da Gabriella Alù
1998
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