Proust e la pittura > Giotto



L'INVIDIA


Nella "Strada di Swann" l'Invidia, con il serpente che le esce dalla bocca spalancata, ricorda al Narratore le illustrazioni del cancro alla lingua nei libri di medicina di suo padre; e inoltre:


L'Invidia di Giotto "Quanto all'Invidia, avrebbe avuto di più una certa espressione di invidia. Ma, anche in quell'affresco, il simbolo prende tanto posto ed è rappresentato così realisticamente, il serpe che sibila alle labbra dell'Invidia è così grosso, le riempie così completamente la bocca spalancata che i muscoli della faccia sono tesi per poterlo contenere, come quello di un bambino che gonfi un pallone col fiato e che l'attenzione dell'Invidia, e la nostra nello stesso momento, tutta concentrata nell'attività delle sue labbra, non ha tempo da dedicare a pensieri invidiosi."


L'Invidia torna ne "I Guermantes" nella descrizione dell'angoscia di un sogno



"...Così con gli occhi accecati, le labbra sigillate, le gambe legate e il corpo nudo, quella figura di sogno che il mio sogno stesso mi proiettava davanti aveva l'aria di quelle gran figure allegoriche in cui Giotto ha rappresentato l'Invidia con il serpente in bocca, che Swann mi aveva regalate"




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1998