Proust e la pittura > Moreau




Gustave Moreau
L'uomo che dipingeva i suoi sogni




Orfeo

Gustave Moreau
Orpheus
1865
Parigi, Musée d'Orsay


Esiodo
Gustave Moreau
Esiodo e la Musa
1891
Parigi, Musée d'Orsay
"...quadri antichi che s'intuisce subito che non sono di un antico ma di quell'uomo che, solo, quando dipingeva i suoi sogni adunava intorno a sé quelle stoffe rosse, quelle vesti verdi costellate di fiori e di gemme, quelle teste gravi che sono di cortigiane, quelle teste dolci che sono di eroi, quelle gole montuose che sono il paese dove vivono tutte le cose da lui dipinte, perché la vita non diserta le cose per confluire tutta negli esseri, perché la montagna è leggendaria e la persona non è tale, perché il misterioso dell'azione è espresso da tutto quanto il viso della persona riserva (l'eroe che ha l'aria dolce di una vergine, la cortigiana che ha l'agria grave di una santa, la Musa che ha l'aria insignificante di una viaggiatrice non chiariscono menomamente l'azione che non sembrano compiere) e da tutto quanto il paesaggio riserva di complicità; perché gli antri nascondono mostri, gli uccelli dicono presagi, le nuvole gocciano sangue, e perché l'ora è misteriosa e sembra si intenerisca nel cielo di quanto si compie in modo misterioso sulla terra".

-- da "Note sul mondo misterioso di Gustave Moreau"



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1998