Proust e la pittura > Moreau





Moreau -foto Gustave Moreau
1826-1898


l'uomo che dipingeva i suoi sogni


Uno dei pittori preferiti di Proust perchè, egli dice, Moreau ha spesso tentato di dipingere "questa astrazione: il poeta".

Nella  Recherche  le tele di Moreau vengono attribuite ad Elstir. E' a Moreau che Proust si ispira quando il Narratore parla della "prima maniera" di Elstir, quella mitologica, ricca di dei e centauri.

L'apparition (particolare)

Gustave Moreau
"L'apparition" (particolare)
Parigi, Musée Gustave Moreau

"Segni del fatto mitologico rappresentato, nuvole sanguinanti come un presagio di morte (...) uccello consapevole di essere la morte o l'ispirazione (...) eroi dolci come fanciulle..."


Moreau è, infatti, un pittore simbolista.

I suoi temi provengono dal repertorio leggendario e mitologico della cultura greco-latina, ed i suoi soggetti sono trattati con un lirismo che lo colloca contro corrente rispetto ai contemporanei.

Certi quadri (ad es: Orfeo, Salomé, Jupiter e Séméle) rivelano un universo simbolico che mette in scena il vizio e la lussuria, esseri demoniaci ed affascinanti, personaggi androgini.



I quadri di carattere mitologico (il poeta che passeggia con una Musa o cavalca un centauro) che il Narratore vede a casa Guermantes sono tele di Moreau.


Il Narratore, nella parte de   La Fuggitiva  intitolata "Il dolore e l'oblio", pensa nella sua morbosa gelosia retroattiva nei confronti di Albertine, della quale non è mai riuscito né mai riuscirà a conoscere con certezza le sue frequentazioni del mondo di Gomorra, al quadro di Leda con il cigno di Elstir.

Molto probabilmente Proust pensava alla "Leda" di Giovanni Boldini e alle tante "Leda" dipinte da Gustave Moreau.
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Swann, che dice di Odette "non riuscirò mai a sapere che cosa ha in testa!", pur nel culmine del suo amore per lei non può fare a meno di paragonarla alla lussuriosa figura dell' "Apparition" di Moreau. Clicca!

Ed è al Giove dipinto da Moreau nel "Jupiter et Séméle" che il Narratore accosta la figura di suo padre quando, a Balbec, sente la marchesa di Villeparisis parlare di questi con la madre. Clicca!

Moreau è, per Proust

"... l'uomo che dipingeva i suoi sogni..."
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La fotografia di Moreau è di Ladislas Chodzkiewicz (1852)






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1998