Come scrive il suo biografo Jean Chalon, Liane de Pougy ha vissuto tre destini in un'unica vita: cortigiana, principessa e santa.
Provinciale di modeste origini piccolo-borghesi, Anne Marie Chassaigne abbandona a vent'anni marito e figlio per trasferirsi a Parigi, dove diventa ben presto la più famosa cortigiana del suo tempo. Gli uomini più in vista del gran mondo -- da Mac Mahon a Maurice de Rothschild -- fanno vere e proprie follie, per lei. Edmond de Goncourt ne parla come della "più bella donna del secolo". Nel 1910 sposa il principe rumeno Georges Gika. La cortigiana diventa principessa. E scrittrice. Donna intelligente e molto colta, frequenta Colette, Jean Cocteau, Max Jacob, Reynaldo Hahn. I suoi romanzi ed il suo libro di memorie "Mes Cahiers Bleus" riflettono la sua perfetta bisessualità: tra le sue amanti, Colette, la marchesa di Clermont-Tonnerre, Natalie Clifford Barney. Proprio l'intensa relazione avuta con Natalie (che nei suoi scritti la chiamava "Liane-ah- ma Liane") è il tema del suo romanzo "Idylle Saphique". Dopo la morte del marito e di quella del figlio (esperto pilota d'aereo perito in un incidente di volo) si ritira dalla vita mondana, prende i voti e diventa monaca. ... Come poteva, un personaggio come lei, non interessare colui che stava scrivendo "Á la recherche du temps perdu"? |