Perchè il ritratto fattogli da Blanche
fu sempre tanto caro, a Proust?


Blanche-Ritratto di Marcel Proust


Esso compare anche nel Jean Santeuil, nel quale viene attribuito ad Antonio de La Gandara, altro pittore dell'epoca molto noto come ritrattista.



..brillante giovanotto che pareva ancora posare davanti tutta la Parigi mondana, senza timidezza come senza esibizione, guardando con i suoi occhi allungati e bianchi come una mandorla fresca, occhi tanto più capaci di contener pensieri quanto più in quel momento non ne avevano alcuno, come una vasca profonda ma vuota, con le guance piene e d'un colorito roseo e bianco che appena arrossava verso le orecchie carezzate dalle ultime anella d'una capigliatura nera e molle, lucida e ondulata, che pareva scorrere e sfuggire quasi uscisse allora dall'acqua.

Una rosa all'occhiello della sua giubba di cheviot verde, una cravatta di leggera stoffa indiana a imitazione degli ocelli del pavone testimoniavano la verità di quel volto luminoso e fresco come un mattino di primavera, della sua bellezza non già pensierosa ma forse dolcemente pensosa, della felice delicatezza della sua vita"

Jean Santeuil




"Questa pagina" scrive Tadié "rivela le ragioni dell'affezione di Proust per questo quadro.

Esso è, nella sua purezza virginale, lontano da tutte le malattie, da tutte le angosce del pensiero, di tutte le colpe, il ritratto di Dorian Gray.

Il tempo potrà passare, la sfortuna arrivare, l'asma inasprirsi, le occasioni di mettere un vestito ed un'orchidea all'occhiello diventare rare, i genitori che gli rimproverano le sue uscite scomparire, uno sguardo sull'opera di Blanche, e Proust ritrova la sua giovinezza"

 Torna ad Amici e  conoscenti

Torna all'indice

Torna alla pagina principale


Pagine realizzate da Gabriella Alù
1998