Nel mondo di Marcel Proust  >  Amici e conoscenti




foto Wilde Oscar Wilde
1854 - 1900


Scrive Proust nel suo Contro Sainte-Beuve, nella parte dedicata a Saint-Beuve e Balzac:



"Oscar Wilde, cui la vita doveva, ahimè, insegnare che ci sono dolori più profondi di quelli causatici dai libri, diceva, nella sua prima "epoca" (...):

"Il più grande dolore della mia vita? La morte di Lucien de Rubempré in Splendeurs et misères des courtisanes!"



"C'è qualcosa di singolarmente drammatico in quella predilezione e in quella commozione di Oscar Wilde (....) Non si può fare a meno di pensare che, alcuni anni dopo, egli stesso doveva essere Lucien de Rubempré.


-- Contro Sainte-Beuve


Wilde giunge a Parigi nel 1891, al culmine della fama.
Conosce così bene il francese che arriverà a scrivere in questa lingua una pièce teatrale nata da due quadri di Gustave Moreau citati nel   À rebours di Huysmann: Salome.
Beardsley- Salome
Illustrazione di Aubrey Breadsley
per la  Salome  di Wilde



foto A Parigi, Wilde gioca il suo ruolo; le sue battute ed i suoi motti di spirito fanno il giro di tutti i salotti.

E' Jacques Emile Blanche che presenta Proust a Wilde, nel salotto di Mme de Baignères.

Proust ha molti amici inglesi: Willie Heath, Sidney Schiff, Walter Berry... Ma tra lui e Oscar Wilde non si instaura alcuna simpatia reciproca.

I biografi di Proust riportano il seguente episodio, che però non sembra del tutto accertato:

Proust invita Wilde a cena a casa propria. Arrivato nel salotto di boulevard Malesherbes, Oscar avrebbe, in presenza dei genitori di Marcel, girato i tacchi dicendo: "Com'è brutto, qui da voi!".

Ne   La Prigioniera, queste parole vengono pronunciate da Charlus.



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1998