ALBERTINE
Il nome di Albertine compare, nella Recherche, 2.360 volte. Più di qualunque altro personaggio. La madre e la nonna, insieme, non compaiono che 1.404 volte. (*)
Albertine Simonet ( "Simonet, con una sola n...") viene evocata in All'ombra delle fanciulle in fiore: in casa della signora Swann, la signora Bontemps, zia di Albertine, parla della sfrontatezza di sua nipote; il N. apprende anche che è malvista da Gilberte.
Farà la sua conoscenza durante il suo primo soggiorno a Balbec, il desiderio di entrare in relazione con la piccola brigata di cui essa fa parte nasce dal momento in cui la incontra.
Presentatole finalmente da Elstir l'ama, ma tuttavia finge di amare Andrée.
Il suo primo tentativo di baciarla è un disastro.
A Parigi, Albertine va a trovarlo a casa sua: si abbracciano, si ritrovano a Balbec e in Sodoma e Gomorra sono sempre assieme.
Come Swann innamorato di Odette, il Narratore è sempre inquieto, si chiede quali siano i costumi della ragazza e vorrebbe impedirle di vedere le altre fanciulle della piccola brigata. Alla fine di Sodoma e Gomorra decide di portarla con se' a Parigi.
Nella Prigioniera viene descritta la loro vita in comune, gli sforzi compiuti dal Narratore per tentare di strapparla all'ambiente che frequenta e per sapere chi e che cosa essa sia veramente.
Viene a sapere finalmente, nella Fuggitiva, che è morta a seguito di una caduta da cavallo.
Albertine è per eccellenza ciò che Proust chiama un "être de fuite", e cioé un personaggio la vita del quale rimane in gran parte opaca e che resta misterioso, e da ciò la necessità, per il Narratore, di andare a caccia della verità per sapere realmente chi essa sia.
Ma non la conosce, malgrado tutti i suoi tentativi, che in modo frammentario.
Ed è in gran parte questo mistero che l'attira verso di lei all'inizio del suo amore.
Anche noi, come il Narratore, ci chiediamo:
"Chi è veramente Albertine?"
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(*) Questo dato si trova in E. Brunet "Le voucabulaire de Proust", Slatkine-Champion, 1983
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Pagine realizzate da Gabriella Alù
1998
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