Personaggi della Recherche







INNUMEREVOLI ALBERTINE


Il nome viene da Albert Nahmias, che Proust conosce nel 1908 e frequenta assiduamente a Caubourg nel 1910. Ma nelle precedenti stesure del romanzo, il suo nome era Maria (come Marie Nordlinger, Marie de Bénardaky, Marie Finaly).

Nahmias, quando gli si chiedeva se fosse lui il modello di Albertine, rispondeva: "Eravamo molti".

Chi è dunque Albertine? La Marie Nordlinger delle visite serali a Marcel? Marie de Bénardaky, "il grande amore della mia vita", come Proust scrisse nella dedica a Lacretelle? Alfred Agostinelli, che visse per mesi in casa di Proust, che l'accompagnò nelle gite in automobile, il fuggitivo che si schiantò al suolo con il suo aereo così come la fuggitiva Albertine muore cadendo da cavallo?

Albertine è forse e dunque un uomo travestito da donna?

Chiederselo è inutile, perché


"...l'effetto che un uomo reale ha prodotto nel cuore di Proust può benissimo, in seguito, essere stato attribuito ad una donna immaginaria"

-- J-Y. Tadié



L' Albertine del romanzo è inafferrabile, incompiuta, indifferenziata e inconoscibile perché incarna, come sostiene Julia Kristeva, "la teoria floreale della sessualità ermafrodita che Proust sviluppa a proposito di Charlus" e perché è un altro simbolo della impossibilità della conoscenza totale intesa come possesso.

Swann e Odette; il Narratore e Albertine.

Ma Swann muore senza avere mai scritto il saggio -- sempre progettato ma mai realizzato -- sul suo amatissimo Vermeer.

Il Narratore, invece, scrive il libro che stiamo leggendo.



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1998