Mariano Fortuny y Madrazo: pittore, scenografo, fotografo, Fortuny fu un grande innovatore.
Tra i primi a sperimentare le diapositive colorate, realizzò ritratti fotografici e paesaggi di carattere naturalistico, rivoluzionò le scenografie teatrali della Fenice di Venezia e di altri teatri, rivoluzionò i sistemi di illuminazione del palcoscenico e allestì l'intero ciclo wagneriano dell'Anello dei Nibelunghi in un unico spettacolo. Abitava a Venezia a palazzo San Gregorio, dove ora c'è il museo. Le stoffe vengono ancora oggi realizzate sulla base dei disegni originali dalla fabbrica veneziana "Tessuti Artistici Fortuny S.p.A." che si trova alla Giudecca. Fortuny operò una vera e propria resurrezione dei costumi autentici dell'antica Grecia che disegnò sui modelli originali per Isadora Duncan. Si rifece ai disegni orientali degli arazzi medievali e ai dipinti del rinascimento veneziano per trarne motivi per le sue stoffe, i suoi costumi teatrali ed i suoi abiti alla moda. È per i suoi costumi teatrali e per i suoi abiti che Proust attribuisce a Fortuny un ruolo primario, nel suo romanzo.
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![]() Federico de Madrazo Ritratto di Mariano Fortuny 1867 Barcellona, Museo d'Arte Moderna ![]() ![]() Un lembo di stoffa Fortuny il cui disegno, chiamato "Carnavalet", si rifà ad un motivo francese del XVII sec. ![]() Etichetta di un abito Fortuny |