Proust spiegato da Proust: Lettere, interviste, testimonianze




"IL LEIT MOTIV FORTUNY ..."


Questa lettera scritta a Madame de Madrazo nella quale Proust parla dei suoi progetti di utilizzare la descrizione di modelli di Fortuny per gli abiti e le vestaglie che nel romanzo farà indossare ad Albertine prova ancora una volta quanta attenzione Proust dedicasse ai materiali che avrebbe utilizzato per il suo romanzo.

Madame de Madrazo era Maria Hahn, la sorella maggiore di Reynaldo Hahn la quale, avendo sposato Frédéric de Madrazo (detto Coco) era zia acquisita di Mariano Fortuny


Lunedi 17 febbraio 1916



Cara amica,

(...) Quanto a Fortuny, mi piacerebbe molto sapere a quali Carpaccio si è ispirato e precisamente a quali vesti e in che misura. Vi spiego perchè. Di massima, nel seguito del mio Swann non parlo di nessun artista, trattandosi di un libro di narrativa, non di critica. È probabile però (...) che farò un'unica eccezione (...) e che questa eccezione sarà Fortuny.
(...)
All'inizio del secondo volume un grande artista con nome fittizio, che nell'opera simboleggia il grande pittore, come Vinteuil il grande compositore (del tipo Franck), racconta in presenza di Albertine (...) che, a quanto dicono, un artista, Fortuny, ha scoperto il segreto delle antiche stoffe veneziane ecc.

Dopo che (nel terzo volume) Albertine è diventata la mia fidanzata, mi parla degli abiti Fortuny, che a partire da questo momento indico sempre per nome, e io le faccio la sorpresa di regalargliene. La brevissima descrizione di questi vestiti accompagna quella delle nostre scene d'amore (per questo preferisco vesti da camera, perchè lei è in camera mia in deshabillé, sontuoso ma deshabillé) e poichè, finché è viva, ignoro quanto l'amo, quelle vesti mi evocano soprattutto Venezia, il desiderio di andarci, alla cui realizzazione Albertine rappresenta un ostacolo ecc.
(...)
Trascorso parecchio tempo (...) mi reco a Venezia, ma in un quadro di X (diciamo di Carpaccio) rivedo un vestito che le avevo regalato . In passato quest'abito mi aveva evocato Venezia e mi aveva fatto desiderare di lasciare Albertine. Adesso il Carpaccio che me lo propone mi evoca Albertine e mi rende penosa Venezia.
(...)
...dunque il leit-motiv Fortuny, contenuto ma di capitale importanza avrà di volta in volta un ruolo sensuale, poetico e doloroso.

Ciò di cui ho bisogno (...) una descrizione precisa di quella veste, di quel mantello (scarpe, non ne ha mai dipinte?) di quel Carpaccio.

È un pittore che conosco molto bene, ho passato giornate intere a San Giorgio degli Schiavoni e davanti a Sant'Orsola, ho tradotto tutto quel che Ruskin ha scritto su ogni suo quadro (...) non c'é giorno che non guardi riproduzioni di Carpaccio..

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Marcel Proust








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1998