Scrivendo "Albertine disparue", verso la fine della guerra mondiale, ricordando
gli angeli di Giotto
il Narratore li paragona a "giovani allievi di Garros": di Roland Garros, l'aviatore ucciso in azione nel 1918 e il cui aeroporto Proust ha visitato un tempo con Agostinelli, anche lui poi morto in volo, quattro anni prima dell'altro.
Pagine realizzate da Gabriella Alù
1998
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