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À MARIE NORDLINGER


Traduzione di Franco Fortini, in
"Marcel Proust - Poesie", Einaudi, 1989


francese

La tua mano che, come l'acqua, riflette le nuvole della tua mente e le sue immagini e, come l'onda col suo bell'impeto ritma la materia che prende fra le sue dita forti - fra le sue dita forti e accorte, -(*) a qual bel ramo d'oro, Ebe misteriosa, per magico dono ha sottratto il nettare purpureo di una quadrupla élitra?
Attraverso il vetro divino e traslucido vedo accanto allo smeraldo l'ametista che, se tu vorrai, farà meno triste il mio cuore!
Attorno alle bianche sfere del frutto delizioso sta la quadrupla formula che i cieli sa commuovere! E lo smalto cui tutto fai dire, o Marie, sia che il bel gallo canti o che il frutteto rida nel mirabile piatto dove ancora credo vedere, incluso nel pallido rame d'oro, l'azzurro marino! Sopra le onde vietate fà che il tuo remo palpiti! La materia è chiusa, socchiudila, Sesamo! E con quelle tue mani sempre più nobili e serene, pianta i gigli delle Regine sui tesori dei Re! Voglio alle tue preferenze aggiungere le mie: incastona le bellezze di Chartres e di Amiens nel flessibile rame e nello smalto ribelle: più ardua sarà l'opera e più bella. Tornerà il campanile a vivere nel suo cielo nuvoloso. Tu saprai ritrovare le vetrate nei tuoi giuochi. Lega le pietre di Venezia ai rubini di Reims.



    (*) Marie Nordlinger studiava pittura e scultura e lavorava come smaltatrice per Sigfried Bing


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1998