![]() Di origine polacca, Marie Sophie Olga Zenaïde Godebska sarà nota a tutti semplicemente come Misia. Pianista di talento allieva di Faurè ed apprezzata da Lizst, sposa Thadée Natanson, il fondatore della Revue Blanche; successivamente il magnate della stampa Edwars ed infine il pittore spagnolo José-Maria Sert. Il suo salotto è frequentato da Picasso, Paul Morand, Debussy e da tutti gli artisti e intellettuali parigini dell'epoca e viene ritratta da Renoir, Vuillard, Toulose-Lautrec, Bonnard, Valloton. ![]() Édouard Vuillard "The Nape of Misia's Neck," oil on board mounted on cradled panel, 13.5 by 33 inches 1897-9, private collection jpg www.thecityreview.com Molto amica di Diaghilev, si può dire che "regnava" a Parigi accanto a lui: conoscere Misia costituiva una sorta di lasciapassare per essere ammessi nella cerchia di Diaghilev, perchè Misia era una delle rare donne di cui egli rispettava le opinioni e sollecitava i consigli. Fu Misia a "scoprire" Coco Chanel (anch'essa diventata poi grande ammiratrice di Diaghilev, che salvò spesso dal fallimento intervenendo con sostegni economici molto consistenti) della quale rimase fino alla fine l'amica, la complice ma anche la rivale. Ninfa egeria di Paul Morand, a Misia Sert si ispira Jean Cocteau per il personaggio della principessa de Bornes nel suo romanzo "Thomas l'imposteur" ![]() ![]() ![]() Anche Proust conosce e frequenta Misia Sert, definendola "un monumento di storia, collocata nell'asse del gusto francese come l'obelisco di Luxor nell'asse degli Champs Èlysées". |