Nel mondo di Marcel Proust  >  Amici e conoscenti




foto Nadar
Hélène Soutzo fotografata da Nadar
La principessa Soutzo

1879 - 1975


    Hélène Chrisoveloni, figlia di un banchiere greco, nata in Moldavia, divorziata nel 1924 dal principe Dimitri Soutzo -- attaché militare all'ambasciata di Romania -- porterà sino alla morte questo titolo di principessa.

    Paul Morand, suo marito nel 1927, la indicherà sempre così, parlando di lei.

    Piccola, molto carina, intelligente, ricchissima, detesta Anna de Noailles e Marthe Bibesco.

    Cocteau la paragona a "una Minerva che avrebbe avalé sa chouette".

    Durante la guerra trasferisce la sua dimora al Ritz, in cui dà brillanti ricevimenti tra il mondano e il letterario.


Rigida di carattere, non molto gentile, sembra sia stata lei a spingere Morand, durante la seconda guerra mondiale, ad accettare l'ambasciata di Vichy a Bucarest.

Scrive di lei Ernst Junger nel suo Diario:

. "Quello che mi colpisce di più in questa donna è il suo acuto senso della politica, questa forza particolare che mi affascina tanto quanto mi fa orrore. C'è sempre qualcosa di magico in lei, e soprattutto questa volontà di ferro".




Proust ritrova nella coppia Morand-Soutzo la situazione triangolare tipica delle sue "affezioni amorose" (Gaston de Caillavet e Jeanne Pouquet, il marchese d'Albufera e Louise de Mornand...).

Si dichiara innamorato della principessa, come romanziere che deve descrivere le donne, come esteta che ama la bellezza, come uomo di mondo che ama lo charme particolare dell'intelligenza femminile.

. "Ciò che erano state un tempo per lui Mme Straus, de Noailles e Chevigné, Greffulhe, la principessa Soutzo lo diventa per un anno, due anni." (Tadié)

Ma la sua "affezione" vera è probabilmente rivolta a Paul Morand, bell'uomo, virile, diplomatico modesto e scrittore ancora sconosciuto ma nel quale Proust, con il suo intuito sempre straordinario, riconosce la possibilità di un grande avvenire.

In questo video su YouTube, uno stralcio tratto dal documentario di Attilio Bertolucci in cui Paul Morand, Jean Cocteau e M.me Morand (la principessa Soutzo) parlano di Proust


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1998