Proust e la musica




Foto di Saint-Saens titolo: Camille Saint-Saens

1835 - 1921


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Le Cygne


Nella dedica a Jacques de Lacretelle, Proust scrive, nel 1918, che la  petite phrase della sonata di Vinteuil è "la frase bella, ma piuttosto mediocre, di una sonata per piano e violino di Saint-Saëns, musicista che non amo".

Tuttavia, nel 1895 aveva scritto due articoli su Saint-Saëns lodando la sobrietà del gioco pianistico in un concerto di Mozart



"genio ispirato della musica, dotato di una sensibilità profonda..."

(...)

"...questo umanista della musica, che ad ogni istante fa irrompere l'invenzione e il genio in quello che sembrava il campo chiuso della tradizione, dell'imitazione e del sapere"

--Figure parigine; Camille Saint-Saëns
(Articolo pubblicato su "Le Gaulois" del 14-12-1895)



Proust rispettava il "mestiere" del musicista ma quando Stravinski gli dichiarerà che la Sinfonia in do maggiore di Camille Saint-Saëns è un capolavoro superiore a tutta la musica di César Franck ne resterà "confuso".

Scrive Jean-Yves Tadié:

. Sotto l'elogio, si avverte la riserva: Saint-Saëns, meraviglioso artigiano, uomo di grande cultura, non è più originale di Anatole France"



Saint-Saëns compare nel Jean Santeuil grazie alla "piccola frase". Françoise, l'amante di Jean, si mette al piano


Egli aveva riconosciuto quella frase della sonata di Saint-Saëns che quasi ogni sera ai tempi della loro felicità egli le chiedeva e che lei gli suonava all'infinito, dieci, venti volte di seguito..."

--Jean Santeuil



Queste pagine saranno riprese in  Un amour de Swann, nella prima stesura del quale, scrive Tadié, non compariva il nome di Vinteuil, ma quello di Saint-Saëns.

Si tratta della Sonata in re minore per violino e pianoforte, ascoltata da Proust per la prima volta, secondo Painter, a casa di M.me Lemaire nell'esecuzione di Ysaye


. In seguito, nella camera di Reynaldo al n.6 di rue du Cirque, con il suo enorme camino in pietra, o nella sala da pranzo di Boulevard Malesherbes, Proust pregò spesso: "Suonami quel pezzetto che mi piace tanto, Reynaldo,...sai quale...la piccola frase".
Così, la "piccola frase" di Saint-Saëns diventò "l'inno nazionale" del suo amore per Reynaldo, come quella di Vinteuil diventò l'inno dell'amore di Swann per Odette.


-- George Painter





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1998