Nel mondo di Marcel Proust  >  Amici e conoscenti




Foto di Jean Lorrain
Jean Lorrain
1855 - 1906


Lo scrittore e critico letterario Jean Lorrain, il cui vero nome è Paul Duval, viene così descritto da Painter:



Lorrain era un grosso e flaccido invertito del tipo del barone Doasan, suo grande amico. Si drogava, si truccava e si incipriava, e portava un'infinità di anelli gemmati alle dita grasse, bianche, molli, viscide come pesci. Aveva labbra grosse e umide, occhi azzurri come i tratti di matita di cui li circondava, e sopra di essi pendevano inverosimili palpebre da paralitico, "simili a mantici di diligenze" diceva Jules Renard. Lorrain apparteneva a quel pericoloso tipo di invertito che cerca di sviare i sospetti fingendosi virile ed accusando di omosessualità tutti gli altri.

George Painter



Elisabeth de Gramont nelle sue Memorie lo descrive così:



Dopo che Oscar Wilde fu imprigionato, non era rimasto che un solo invertito di classe: era Jean Lorrain che portava anelli scarabeo a ogni dito, cravatte a sbuffi e tingeva all'henné quello che dei suoi capelli riusciva a vedere nello specchio; raccontava in termini crudi e nello stesso tempo poetici il fascino segreto dei battellieri di Billancourt"

Elisabeth de Gramont - Ricordi di un tempo perduto 1890-1940



Quando, nel 1896, Proust pubblica  Les Plaisirs et les Jours,  Lorrain nella sua recensione del 1° luglio scrive di lui, su   Le Journal, come di

...uno di quei giovanottini del bel mondo malati di letteratura e di successi nei salotti


Torna di nuovo alla carica pochi mesi dopo. Il 3 febbraio 1897 scrive infatti, sempre su Le Journal


... quegli eleganti, squisiti piccoli nulla, effetti vani, flirts per procura, tutto in una prosa preziosa e pretenziosa, con i fiori di Mme Lemaire sparsi, a mo' di simboli, lungo tutti i margini. Con tutto questo, Marcel Proust ha avuto la sua brava prefazione di Anatole France, che non si sarebbe tanto disturbato per Marcel Schwob né Pierre Louys né Maurice Barrès; ma così va il mondo, e potete star certi che per il prossimo volume Monsieur Proust strapperà una prefazione all'intransigente Alphonse Daudet in persona, che non saprà rifiutare questo favore né a Mme Lemaire né a suo figlio Lucien"



Si tratta di una vera e propria pubblica accusa di omosessualità, che coinvolge insieme Proust e Lucien Daudet.

Proust sfida Lorrain in un duello che ha luogo tre giorni dopo, il 6 febbraio 1897.

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Uno stralcio da  La Prigioniera in cui Proust riflette sui pensieri di un uomo che sta per battersi in duello

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1998